Sei alla ricerca di un compressore verticale? Allora ti consiglio di leggere la mia guida all’acquisto!
I compressori verticali possono essere considerati come la variante più comoda e compatta dei classici compressori ad aria. Come puoi capire dal nome stesso, la caratteristica distintiva di questi compressori risiede nella posizione in cui è posto il serbatoio dell’aria, cioè in verticale. Questo dettaglio rende i compressori verticali poco ingombranti e facili da utilizzare, si possono quindi definire come “compressori salvaspazio” ma, nonostante questo, sono comunque dotati di caratteristiche tecniche molto interessanti e praticamente identiche alle controparti con serbatoio orizzontale.
Ideali sia per un uso professionale che hobbistico, i compressori verticali sono perfetti per qualsiasi tipo di operazione che richieda l’utilizzo di aria compressa, partendo dal semplice gonfiaggio dello pneumatico fino ad arrivare a lavori da officina come la verniciatura.
Contenuti
Classifica dei compressori aria verticali più venduti
Com’è fatto un compressore verticale
Come accennato poco fa, se paragonato alla controparte orizzontale, un compressore verticale è un grado di far risparmiare moltissimo spazio prezioso all’intero del proprio laboratorio casalingo o nella propria officina. Inoltre, la posizione verticale agevola tutte le operazioni utili rese possibili dal compressore, consentendo di effettuare tutte le regolazioni del caso senza il bisogno di chinarsi e piegare la schiena. Rimanendo sempre sul discorso della comodità di utilizzo, ogni compressore verticale è dotato di pratiche ruote posizionate sulla parte inferiore della struttura che, combinate all’ottima impugnatura collocata in prossimità del motore, rendono questo tipo di compressore molto comodo da movimentare da un posto all’alto, anche su superficie sconnesse. Nella parte opposta delle rotelle, sono sempre presenti dei piedini antivibrazione che garantiscono una posizione stabile al compressore, impedendo che questo “gironzoli” per la stanza durante il momento di carica. Inoltre, la presenza di questi piedini diminuisce il livello di rumorosità causato dalle vibrazioni prodotte dal motore.
Sulla parte sulla parte superiore del serbatoio, è posizionato il motore (elettrico o a scoppio) accompagnato da una sorta di “pannello di controllo” che solitamente è composto da uno o più manometri e dall’attacco rapido con il relativo regolatore di pressione (normalmente da 0 a 8 Bar). Sulla parte inferiore del serbatoio, è sempre presente una particolare valvola di spurgo, indispensabile per espellere la condensa che si crea all’interno del serbatoio a causa dell’umidità presente nell’aria aspirata.
Passando alle caratteristiche tecniche, un compressore verticale è dotato di un serbatoio che può avere capienze differenti. In linea di massima, si parte da una misura da 24 Litri fino ad arrivare ad un massimo di 50 Litri. I primi si possono identificare come i migliori dal punto di vista dell’ingombro e della portabilità, si tratta indubbiamente della versione “salvaspazio” per eccellenza, e sono ideali per un utilizzo non professionale o per interventi di emergenza. I secondi sono invece improntati per un utilizzo professionale, dove si richiede un livello di carica abbastanza sostenuto e una pressione di lavoro sufficientemente elevata.
Classifica dei migliori compressori verticali
1. Compressore Stanley Siltek Verticale Silenzioso 50 Litri
Se sei un appassionato del mondo del fai da te, sei sicuramente a conoscenza sia del prezzo altamente concorrenziale che dell’efficienza e affidabilità degli utensili marchiati Stanley.
- Compressore di grande versatilità con 2 hp di potenza e alla sua grande riserva d'aria
- Ingombro limitato grazie al serbatoio verticale salvaspazio
- Ampia maniglia e alle ruote di grandi dimensioni lo rendono facilmente trasportabile
- Marca: Stanley
- Capacità: 50 Litri
- Potenza motore: 2 Hp
- Pressione: 10 Bar
Non per niente, il primo compressore verticale che mi sento di consigliarti è lo Stanley Siltek Verticale da 50 Litri. Il suo livello di rumorosità è abbastanza ridotto e, questa caratteristica combinata al suo funzionamento senza olio, comporta un tempo di ricarica del serbatoio più elevato rispetto alle controparti tradizionali a pistoni. Inoltre, la potenza di 2 Hp e la pressone massima di 10 atmosfere sono caratteristiche tecniche che rientrano nella media e più che sufficienti per effettuare qualsiasi tipo di lavoro domestico (gonfiaggio pneumatici, pulizia). Per quanto riguarda l’aspetto costruttivo, anche qui si possono spendere solo ottime parole. La struttura è completamente in acciaio, si presenta quindi solida e resistente ad eventuali urti. Sulla parte superiore è presente un ottimo pannello di controllo molto compatto con un grande manometro per una facile lettura dei valori. Per ultimo, non possono mancare le ruote, i piedini antivibrazione e l’ottima impugnatura rivestita con materiale antiscivolo. Se stai cercando un compressore verticale capiente e molto valido, questo modello è quello che fa per te!
2. Stanley Fatmax DN 230/10/50V compressore da 50 Litri
passiamo ancora a un compressore marchiato Stanley. Come il modello visto in precedenza, anche lo Stanley DN 230/10/50V è un compressore verticale “oilless” di ottima fattura e ideale per gli utilizzi più comuni come il soffiaggio, gonfiaggio e la verniciatura.
- Marca: Stanley
- Capacità: 50 Litri
- Potenza motore: 1500 Watt / 2 HP
- Pressione: 10 Bar
- Rumorosità: 77 Db
Il motore elettrico in dotazione ha una potenza di 2 HP e riesce ad aspirare e comprimere fino a 222 Litri di aria al minuto e a raggiungere una pressione di 10 Bar. Il motore non è silenziato e quindi risulta abbastanza rumoroso, supera infatti i 70 Db. Il serbatoio realizzato interamente in acciaio ha una capienza di 50 Litri e fa raggiungere al compressore un peso complessivo di 24 Kg. Nonostante esistano modelli più leggeri, le ampie ruote e l’ottima impugnatura consentono di movimentare il compressore in maniera semplice e poco faticosa. Vicino al motore si può trovare un singolo manometro, un raccordo femmina e il relativo regolatore di pressione che, come accennato poco fa, permette di regolare la pressione fino a un massimo di 10 Bar. Come tutti i modelli che troverai in questa guida, sulla parte inferiore del serbatoio è presente una comodissima valvola per lo spurgo della condensa che potrebbe crearsi al suo interno. Nel complesso si tratta di un ottimo compressore sia dal punto di vista delle caratteristiche tecniche che da quella costruttiva.
3. Einhell Compressore verticale 50 Litri
Passiamo adesso a questo compressore marchiano Einhell senza olio e ideale per lavori domestici come il gonfiaggio o la regolazione della pressione degli pneumatici.
- Potente compressore da 1500 Watt, privo di olio, per numerose attività di gonfiaggio a pressione
- Manometro con attacco rapido per regolare la pressione della caldaia fino a 10 bar
- Massima sicurezza grazie pressostato, di non ritorno e valvola di sicurezza; manutenzione facile grazie...
- Marca: Einhell
- Capacità: 50 Litri
- Potenza motore: 1500 Watt
- Pressione: 10 Bar
- Rumorosità: 77 Db
Si tratta di un compressore verticale dotato di un motore da 1500 Watt non silenziato e quindi abbastanza rumoroso. Ti dico subito che se stai cercando un compressore silenzioso perché hai paura di arrecare disturbo ai vicini, questo modello non fa per te. Il serbatoio in acciaio ha una capienza di 50 Litri e l’ottimo motore consente di riempirlo in maniera abbastanza rapida. Sulla parte superiore del serbatoio è presente un manometro con attacco rapido che permette di regolare la pressione della caldaia da 1 fino a 10 bar e, volendo, si possono attaccare e utilizzare anche piccoli utensili pneumatici. La struttura è di ottima fattura e quasi completamente in acciaio, lo spostamento è agevolato dalla classica presenza di ruote in gomma e 2 piedini antivibrazione per ridurre la rumorosità.
Se sei alla ricerca di un compressore verticale ancora meno ingombrante e semplice da spostare, puoi valutare il “fratello minore” da 30 Litri che ti riporto di seguito.
- Manometro e attacco rapido per la regolazione di pressione d'esercizio (fino a 8 bar)
- Ottima sicurezza grazie pressostato, di non ritorno e valvola di sicurezza; manutenzione facile grazie al...
- Ruote in gomma antivibrazioni e 2 piedini per ridurre la rumorosità; ottima mobilità
4. MECAFER Compressore Verticale 50 Litri
Altro giro, altra corsa! questo compressore verticale marchiato Mecafer è praticamente identico all’Einhell visto poco fa. Si tratta infatti di un compressore da 50 Litri non lubrificato e dotato di un motore non silenziato, con una potenza da 1500 Watt (circa 2 CV).
- NOTA! Il compressore deve essere utilizzato in un ambiente idoneo (ben ventilato con una temperatura...
- Ideale per soffiare, pulire, gonfiare, spruzzare, lavare, incidere, inchiodare, forare, avvitare,...
- Allo stesso tempo atipico e innovativo, Fitfty è il nuovo riferimento di mercato.
- Marca: Mecafer
- Capacità: 50 Litri
- Potenza motore: 1500 Watt
- Pressione: 10 Bar
- Rumorosità: 77 Db
Oltre ad essere perfetto per i classici lavori domestici, si possono comunque collegare anche piccoli utensili pneumatici. Questo grazie alla pressione massima di 10 Bar e la portata che raggiunge i 126 litri al minuto. Anche in questo caso il compressore è abbastanza rumoroso durante il funzionamento, dettaglio più che giustificato dai pochi minuti necessari per la ricarica del serbatoio. Dal punto di vista costruttivo, il corpo del compressore verticale Mecafer è realizzato in acciaio resistente agli urti e all’utilizzo intenso, quindi un ottimo livello qualitativo sul fronte longevità. Sulla parte superiore troviamo un singolo manometro, le relative valvole e un comodo alloggiamento per posizionare eventuali utensili. In sintesi, si tratta di un ottimo compressore verticale di fascia media, perfetto per svolgere lavori domestici o per accennare lavori di tipo professionale.
Come scegliere un compressore verticale
1. Capienza del serbatoio
Come abbiamo visto a inizio della guida, uno degli aspetti fondamentali da valutare prima di acquistare un compressore verticale è la sua capienza. Quando un compressore è in funzione, l’aria viene accumulata e “pressata” all’interno di un serbatoio totalmente ermetico, e con una dimensione che varia da modello a modello. La capacità di questo componente viene misurata in litri e, in un compressore verticale, varia da un minimo di 24 litri fino a raggiungere i 50 litri. Ma su cosa incidono le dimensioni del serbatoio? Come puoi facilmente immaginare, le dimensioni determinano la durata complessiva del getto prima che l’aria si esaurisca. Per capire qual’è il modello ideale per le tue esigenze, l’unica cosa che puoi fare è pensare alla lunghezza delle sessioni di lavoro che andrai a svolgere.
In caso non lo dovessi sapere, i compressori dotato di serbatoio si dividono in due tipologie differenti che si distinguono in base al meccanismo utilizzato per incamerare l’aria. Vediamoli velocemente:
A pistone
In questo casso il sistema di compressione dell’aria è composto da uno o più pistoni che, mediante il loro movimento, comprimono l’aria all’interno del serbatoio. Entrando un po più nel dettaglio, questa tipologia può essere di tipo monostadio o multistadio.
Nella prima, cioè quella monostadio, la compressione e l’incamerazione dell’aria avviene mediante un unico pistone. Tieni presente che questa tipologia non è in grado di fornire un’incamerazione dell’aria continua. Ciò vuol dire che una volta che si esaurisce l’aria presente nel serbatoio, bisogna attendere un nuovo processo di incamerazione prima di concludere il lavoro. Solitamente, questi compressori hanno una capacità massima di 50 litri, e sono ideali sia per un utilizzo professionale che hobbistico.
La variante multistadio è invece dotata di più pistoni che lavorano in maniera simultanea. In questo caso l’aria viene incamerata in continuazione, non bisogna quindi attendere che il serbatoio si svuoti prima di procedere con una nuova ricarica.
A vite
In questo caso l’aria viene aspirata da un elemento costituito da due rotori a forma di elica con un numero di scanalature e denti differenti tra loro. L’aria viene poi compressa dai rotori man mano che quest’ultima si avvicina verso la presa di uscita. I compressori a vite possono essere dotati o privi di lubrificazione. I primi sono ad iniezione ad olio e sono i più comuni, i secondi sono invece più utilizzati per effettuare lavorazioni professionali e “sensibili” che richiedono l’utilizzo di aria estremamente pulita.
2. Motore e potenza
Un altro fattore da considerare quando si è in procinto di acquistare un compressore verticale è la potenza del motore. Da questa caratteristica dipendono infatti una serie di altri fondamentali da considerare in un compressore ad aria; la pressione e la portata del getto d’aria (che vedremo meglio nei paragrafi successivi).
Tornando al motore e la relativa potenza, è bene sapere che in commercio esistono compressori dotati di motori elettrici o a scoppio, i quali si distinguono tra loro in base al tipo di alimentazione e alla potenza massima che sono in grado di erogare. Andiamo a vederli un po più nel dettaglio:
Motore elettrico: si tratta della tipologia più utilizzata ed apprezzata nel settore fai da te / hobbistico. La potenza del motore è solitamente indicata in Watt (certe volte anche in HP o CV) e raggiunge un valore massimo che supera i 1500 Watt (2 HP). Per quanto riguarda la media, un compressore dotato di motore elettrico a una potenza che oscilla tra 1,2 e 2 HP, valori che rendono questa tipologia ideale per lavori non eccessivamente impegnativi e che non richiedono getti d’aria estremamente potenti. Tieni inoltre presente che l’alimentazione avviene via cavo, avrai quindi la necessità di una fonte di alimentazione nelle vicinanze. Anche per questo motivo i compressori elettrici sono i più apprezzati da chi possiede un laboratorio domestico.
Motore a scoppio i motori alimentati a benzina si possono invece definire come le controparti più potenti e ideali per svolgere lavori di livello professionale e industriale. Il funzionamento di un compressore a scoppio è totalmente meccanico, sia l’avvio che l’arresto del motore avviene in maniera manuale. Questo vuol dire che una volta che il compressore raggiunge la pressione massima sopportata, il motore non si arresterà in maniera automatica ma regolerà la pressione all’interno del serbatoio mediante un’apposita valvola. In sintesi, un generatore a scoppio non è ideale per essere utilizzato in ambienti chiusi, questo a causa dell’elevata rumorosità e dei gas rilasciati dalla combustione. Al contrario, l’alimentazione a scoppio consente di utilizzare il compressore in qualsiasi luogo senza il bisogno che sia presente una rete elettrica.
3. Pressione e Portata
Adesso che abbiamo fatto una panoramica su quali tipi di motore si possono trovare montato su un compressore verticale, è praticamente d’obbligo approfondire il discorso riguardante la pressione e la portata del getto d’aria.
La pressione si misura in Bar e si riferisce all’aria che viene incamerata all’interno del serbatoio. Questo valore si può visualizzare e controllare mediante il manometro applicato solitamente in prossimità del motore. Ovviamente, più la pressione è elevata e maggiore sarà il getto d’aria che verrà erogato e quindi la sua portata. In linea di massima, un compressore verticale di livello medio e quindi idoneo a svolgere la maggior parte dei lavori, è in grado di produrre una pressione massima di circa 8-10 Bar. Se sei invece alla ricerca di un prodotto di livello industriale, questi valori potrebbero invece risultare abbastanza ridotti. In quest’ultimo caso devi per forza di cose optare per un modello di alto livello e, di conseguenza, molto costoso. Come ultimo appunto, è bene sapere che la pressione di un compressore verticale è regolabile manualmente. Ciò significa che avrai modo di impostare a piacimento la pressione massima dell’aria ogni qual volta che hai la necessità di utilizzare un determinato accessorio. Questa funzione torna molto utile quando si ha bisogno di effettuare delle lavorazioni che richiedono una pressione massima abbastanza contenuta come, per esempio, l’utilizzo di una pistola per verniciare o di un aerografo.
Passando adesso alla portata, quest’ultima indica la quantità di aria erogata in un determinato periodo di tempo, e viene calcolata con l‘unità di misura l/min (litri al minuto) o m³/s (metri cubi al secondo). Ricordati che la portata varia al variare della pressione e, nella maggior parte dei casi, è impostabile manualmente. Ma qual è la portata ideale di un compressore verticale? Anche in questo caso dipende dal tipo di lavoro che si andrà a svolgere. Secondo il mio punto di vista, per lavori di domestici come il classico gonfiaggio degli pneumatici oppure lavori di pulizia, una pressione di 200 l/min è più che sufficiente. Al contrario, se si ha la necessità di un utilizzo di livello professionale e cantieristico, dove bisogna abbinare il compressore ad utensili pneumatici, il mio consiglio è quello di optare per un modello con una portata superiore a 800 l/min.
4. Struttura
Il problema numero uno di un compressore orizzontale è l’elevato ingombro, dettaglio fondamentale per chi non ha molto spazio a disposizione nel proprio laboratorio/officina. Ecco che entra in gioco il compressore verticale, una tipologia studiata appositamente per ovviare a questo problema che, proprio grazie al serbatoio posto in verticale, riduce l’ingombro nella stanza, sacrificando lo spazio in altezza al posto che in lunghezza. In media, un compressore verticale da 50 Litri è alto meno di un metro, una misura più che accettabile e, tutto sommato, facile da gestire.
Dal punto di vista dei materiali costruttivi, il serbatoio di un compressore è sempre realizzato in metallo, non avrai quindi problemi di usura. Al contrario, molti componenti secondari (come la scocca del motore) sono realizzati in plastica dura. In questo caso è bene accertarsi che questi componenti siano costruiti in maniera solida e che proteggano in maniera adeguata tutti i circuiti elettrici o i componenti più sensibili.
Per finire, è bene sapere che tutti i compressori verticali oltre a essere poco ingombranti, sono anche pensati per essere facili da trasportare. Ti dico questo perché la struttura è sempre dotata di maniglie e ruote per il trasporto. Inoltre, sulla parte opposta delle ruote, sono presenti dei piedini di appoggio rivestiti con del materiale antivibrazione.
Come sicuramente già sai, un compressore verticale può essere utilizzato sia per gonfiare le ruote del proprio veicolo ma anche per alimentare accessori secondari come pistole per la verniciatura o aerografi. C’è comunque da dire che la maggior parte dei modelli viene fornita con una dotazione di accessori molto scarsa e, in sostanza, il minimo essenziale per effettuare le operazioni di base.