Sei alla ricerca della migliore pialla per legno? allora leggi la mia guida all’acquisto!
Che tu sia un artigiano professionista nella lavorazione del legno oppure un amatore hobbista, poco importa: prima o poi dovrai fare ricorso all’uso di uno strumento imprescindibile in qualsiasi falegnameria, ovvero la pialla elettrica per legno.
La pialla elettrica per legno, anche definita piallatrice, è un attrezzo molto versatile e trova la sua maggiore utilità nello smussare gli angoli e rifinire i bordi dei pannelli di legno, di concerto con l’ausilio di un altro strumento importante, ossia il rifilatore per legno.
Tuttavia, prima di apprestarti ad acquistare la pialla elettrica per legno, dovresti tenere a mente dei consigli e delle indicazioni non solo per il suo corretto utilizzo ma anche per comprenderne meglio le caratteristiche strutturali.
Procediamo dunque alla guida all’acquisto del miglior modello di piallatrice elettrica per legno.
Contenuti
Piallatrici elettriche per legno più vendute
Caratteristiche e funzionamento di una pialla per legno elettrica
Innanzitutto, è bene precisare che, per la corretta esecuzione della piallatura del legno, in commercio non sono disponibili solo pialle elettriche ma anche pialle manuali per legno; la differenza sostanziale tra i due modelli risiede nel fatto che la pialla elettrica funziona grazie all’alimentazione di corrente erogando un processo continuo regolato da un grilletto. La pialla manuale si utilizza invece applicando pressione sull’utensile fino ad asportare la quantità di legno desiderata.
La piallatrice elettrica per legno si impernia su una lama rotante a tamburo che, ruotando, permette l’ablazione degli strati di legno desiderati dalla superficie, ottenendo una piallatura efficace e livellata; le principali caratteristiche di una pialla elettrica per legno, essenziali per poterne comprendere il funzionamento sono:
Base di appoggio della pialla con supporto
A parte la base di appoggio primaria della pialla elettrica che ne consente il posizionamento in sicurezza sul piano di lavoro, nella piallatrice per legno è sempre prevista una base secondaria provvista di un piedino che permette di tenere la base primaria distaccata dal banco di lavoro, quando lo strumento non è in funzione.
Questo pratico accorgimento consente di evitare pericolosi danni quando la pialla non è accesa ed è comunque appoggiata sul piano di lavoro: ha dunque il fine di evitare, in caso di accensione indesiderata dell’attrezzo, danni collaterali per l’incolumità personale e per il piano di lavoro.
Tipologia di lama rotante a tamburo
La lama rotante a tamburo costituisce l’elemento cardine del funzionamento della pialla elettrica per legno ed è innestata in un foro apposito presente nella porzione centrale della base di appoggio primaria.
La lama rotante a tamburo effettua, nei modelli adatti ad amatori, circa 8000-10000 rotazioni al minuto, di contro nei modelli più professionali e nelle falegnamerie a uso industriale la velocità può giungere sino a 18000 rotazioni al minuto; è importante provvedere alla sostituzione della lama quando perde il filo, sfilandola delicatamente da un piccolo scomparto posto lateralmente.
Metodo di emissione dei trucioli e della segatura
I trucioli e la segatura che inevitabilmente verranno prodotti dalla piallatura del legno in genere fuoriescono da una piccola bocchetta posta lateralmente, a destra o a sinistra della parte centrale.
Nella maggior parte dei casi è possibile adattare alla bocchetta il tubo di un aspiratrucioli per legno ottenendo così una pulizia dei prodotti di scarto prodotti, dal momento che trucioli e segatura sono convogliati, attraverso il tubo, direttamente alle eliche e poi ai sacchi di raccolta dell’aspiratrucioli.
Numero di scanalature
Nel corpo strutturale della piallatrice elettrica per legno vi sono, in un numero che può andare da uno a quattro a seconda dei modelli, delle scanalature, ovvero delle pratiche fessure che permettono un’operazione di smussamento degli angoli e di piallatura dei bordi più accurata ed efficace: è sufficiente, infatti, poggiare l’angolo da rifinire all’interno della fessura e piallare in base alle esigenze, sempre tenendo premuto il grilletto.
Regolazione della profondità
La piallatrice per legno è corredata di un selettore che decide quanto la lama rotante del tamburo può giungere in profondità, regolando dunque la profondità di taglio e dunque la quantità di materiale rimosso dalla superficie.
In commercio vi sono modelli che possono raggiungere una profondità superiore ai 3,5 millimetri:a ogni livello di profondità vi è una tacca laterale che permette di rendersi conto a quale altezza si sta “scavando”.
Migliore piallatrice per legno elettrica [Recensioni]
1. Bosch Professional GHO 40-82 C Pialla per legno 850 Watt
La pialla per legno elettrica Bosch Professional 40-82 C9W88GC è disponibile nelle colorazioni blu oppure rossa nella scocca esterna e ha un peso che non arriva ai 3,5 kg, unendo dunque leggerezza e dimensioni non ingombranti (16,9 x 29,6 x 17,3 cm).
- La qualità della superficie lavorata è particolarmente buona grazie alle lame extra-affilate e al...
- Il pialletto è in più dotato del cambio lame più rapido ed economico presente sul mercato (lame...
- La durata superiore è garantita grazie alla sede in alluminio e alla protezione termica del motore
- Potenza: 850 watt
- Velocità: 14.000 RPM
- Profondità: 0 – 4 millimetri
- Larghezza: 82 millimetri
Il pialletto elettrico Bosch è adatto a un uso semi-professionale essendo in grado di erogare una potenza piuttosto alta ossia di 850 W e arrivando a scavare con una profondità di taglio fino a 2,4 cm; la larghezza di piallatura è standard e si attesta sugli 82 mm, caratteristica che induce a passare più volte la piallatrice per superfici in legno piuttosto estese, mentre la velocità di taglio è di circa 14.000 giri al minuto.
Il numero dei tagli per minuto è il doppio della velocità di taglio ed è di 28000 tagli al minuto, evenienza che inserisce questo strumento tra i migliori strumenti analoghi della stessa fascia di prezzo, essendo in grado di asportare notevoli quantità di legno in poco tempo.
La tipologia di taglio delle lame a tamburo rotante è realizzata in virtù della tecnologia “Woodrazor”, prevedendo l’utilizzo di due lame in acciaio inossidabile, in grado di mantenere il filo a lungo e di essere notevolmente resistenti all’usura.
Lo strumento è altresì dotato di un selettore laterale in grado di fornire una stima della profondità di taglio raggiunta e della funzione “Constant Electronic” che ha il fine di mantenere invariato il numero di giri anche quando si incontrano irregolarità nella superficie o materiali più duri o fibrosi, dove il numero di giri potrebbe calare, compromettendo l’efficienza del processo di piallatura.
Infine, si segnalano la presa ergonomica del pialletto elettrico del tipo Softgrip dotata di un morbido cuscinetto integrato e un set di accessori fornito in dotazione, comprensivo di una guida parallela per la piallatura di porte o travi e di un sacchetto di raccolta dei trucioli, da adattare alla bocchetta laterale.
Come scegliere una pialla per legno elettrica
Dopo aver compreso il funzionamento di base di una pialla elettrica per legno, è bene analizzarne a fondo i dettagli dei vari componenti che la costituiscono, in modo da avere un’idea più chiara e completa in vista dell’acquisto.
Le funzionalità di una piallatrice per legno sulle quali dovresti fare attenzione prima dell’acquisto sono:
1. Potenza del motore
La potenza del motore di una piallatrice per legno viene a essere direttamente proporzionale alla larghezza della base di appoggio e dal diametro della lama a tamburo: di conseguenza, più lo strumento è ampio (e ingombrante) maggiore è la potenza da erogare per consentirne il pieno funzionamento.
Per un uso prettamente hobbistico o amatoriale, in genere non è necessaria una potenza che ecceda i 700 watt mentre, per un uso più professionale e continuativo, può risultare utile un wattaggio maggiore, che arrivi anche a sfiorare i 1200 watt.
2. Larghezza della piallatura
Le lame a tamburo delle pialle elettriche per legno comunemente presenti in commercio posseggono un diametro di circa 8,2-8,3 centimetri, ed è proprio all’interno di questo range che devono entrare i pannelli di legno da piallare; se i pannelli di legno fossero più larghi, ci sarebbe bisogno infatti di passare lo strumento più volte, in modo da ottenere una piallatura omogenea e senza segni.
Vi sono, ovviamente, anche delle pialle elettriche con larghezza di piallatura che può lambire i 20 centimetri, adatti però a contesti più professionali o addirittura industriali, dove si può arrivare a piallare con un solo passaggio anche le travi o assi di legno larghe.
3. Profondità di taglio
Come si è accennato poco fa, la profondità di taglio indica la profondità alla quale la lama può arrivare a “scavare”: più giunge in profondità maggiore è la quantità di materiale ablato dalla superficie.
Nei modelli posti in commercio e adatti a un uso più che altro hobbistico la profondità di taglio non supera i 3,5 millimetri ma è possibile reperire attrezzi che raggiungono una profondità vicina ai 5 millimetri in contesti professionali o semi-professionali.
La profondità di battuta sta invece ad indicare il taglio massimo dei bordi, che in media si attesta sui 16-17 millimetri, sfiorando i 20 millimetri nelle falegnamerie professionali.
4. Tipo di alimentazione
Nella scelta della tipologia di alimentazione più idonea per la tua piallatrice elettrica dovresti tenere in conto che, in genere, le pialle elettriche alimentate con il cavo sono più potenti degli stessi strumenti alimentati a batteria; allo stesso tempo però consentono meno libertà di movimento e sono più ingombranti.
Dunque, preferisci una pialla elettrica a filo se non hai una grande necessità di spostarti spesso dal piano di lavoro oppure una pialla elettrica a batteria qualora volessi godere di un’ampia libertà di movimento durante il lavoro, considerando però che la batteria potrebbe scaricarsi in fretta e, a meno che tu non sia dotato di un caricatore turbo, potrebbe volerci del tempo affinché le batterie si carichino di nuovo del tutto, prima di una nuova piallatura.
5. Velocità di taglio
Dopo aver visto in cosa consiste la profondità di taglio di una piallatrice per legno, bisogna tener conto di un altro aspetto tecnicamente importante, ossia quello della velocità di taglio.
Il numero di tagli al minuto di una pialla elettrica per legno si può calcolare raddoppiando il numero di giri che la lama è in grado di effettuare in un minuto: se dunque, ad esempio, la lama di una pialla esegue ben 17.000 rotazioni al minuto, allora produrrà un numero di tagli al minuto pari a 34.000.
In genere, è consigliabile acquistare una pialla elettrica per legno con un numero di rotazioni al minuto non inferiore alle 16.000-17.000, in quanto maggiore è la velocità di taglio maggiore è il numero dei tagli effettuati per minuto, garantendo quindi una maggiore quantità di legno prelevato dall’asse.
6. Materiali costruttivi
Generalmente, l’involucro di rivestimento esterno della pialla elettrica è costituito da materiale plastico o termoplastico unendo dunque protezione e leggerezza, dal momento che la plastica non impatta molto sul peso finale dello strumento.
La base primaria di appoggio e la base secondaria dove sono invece presenti le scanalature e le fessure sono quasi sempre realizzate in alluminio pressofuso, un materiale resistente agli sforzi e alle sollecitazioni e comodo da maneggiare.
Infine, come intuibile, le lame a tamburo rotanti sono realizzate in acciaio semplice per materiali legnosi non molto fibrosi e morbidi come il legno di salice o il legno di abete, mentre lame a carburo di tungsteno si prestano meglio al taglio di legni più duri e fibrosi come il legno di quercia o il legno di ciliegio.
7. Accessori in dotazione
Non è raro che alcune ditte produttrici di pialle elettriche per legno forniscano in dotazione dei comodi e capienti sacchetti per la raccolta e il conferimento della segatura e dei trucioli, prodotti durante la piallatura.
Questi sacchetti si applicano con facilità alle bocchette di emissione dello strumento e permettono di evitare espulsione di polveri e trucioli nell’ambiente circostante, specialmente quando non si ha a disposizione un aspiratrucioli professionale.
La guida parallela è invece un altro accessorio che può integrare le funzionalità di una piallatrice per legno e risulta utile soprattutto quando si deve procedere alla piallatura di oggetti di grandi dimensioni come ante o porte di ingresso, potendo la guida applicarsi direttamente sul’oggetto da piallare; il risultato finale è un’operazione di piallatura compiuta in maniera accurata, precisa e sempre stabile.
Come usare una piallatrice elettrica per legno
Innanzitutto, è sempre bene ricordare e raccomandare l’utilizzo di dispositivi di protezione quando ci si appresta a compiere operazioni di piallatura, come l’utilizzo di occhiali da lavoro e di cuffie che proteggono dal rumore, soprattutto quando l’esecuzione del lavoro è intensa e si protrae a lungo.
Inoltre, bisogna sempre provvedere a un’accurata spazzolatura dell’asse di legno prima della piallatura: questa accortezza ha il compito di evitare che le lame a tamburo possano incontrare delle irregolarità nel legno e deformarsi (specie con lame di piallatrici amatoriali) oppure che le irregolarità possano essere espulse con violenza, colpendo il corpo.
Infine, oltre ad evitare di prendere contatto con le lame quando lo strumento è acceso, è buona prassi provvedere prima alla rimozione di eventuali chiodi, spille e viti all’interno delle assi di legno, per evitare di danneggiare lo strumento o di provocarsi delle ferite, sicuramente non piacevoli.